Il razzo su s’Espalmador e la rivolta contro gli italiani: montata dai nostri giornali, non da quelli spagnoli

ruahbarco (1)L’ennesimo polverone sollevato contro di noi italiani? Certo, il razzo che Roberto P. ha sparato da uno yacht con bandiera slovena (foto a accanto) davanti all’isolotto di s’Espalmador, preziosa riserva naturale di Formentera e che ha bruciato un ettaro della incendio2vegetazione mediterranea (soprattutto ginepro sabina diffuso sulle dune di
sabbia), ha suscitato rabbia e sdegno non solo tra gli abitanti. Ci sono volute diverse ore per domare le fiamme e anche se il quarantatreenne italiano, arrestato e rilasciato su cauzione dopo un giorno e mezzo di detenzione, ha parlato di lancio involontario, gli inquirenti sembrano non credergli.

L'italiano fermato e poi rilasciato su cauzione

L’italiano fermato e poi rilasciato su cauzione

L’avvocato Daniele Mundula ha spiegato che “stavano facendo un corso sulle misure di sicurezza a bordo con il comandante e accidentalmente è partito uno dei razzi di segnalazione”, ma la Guardia Civil non crede a questa versione: le esercitazioni dovevano essere fatte il primo giorno di navigazione, non alla sera del secondo. Inoltre, al momento del lancio del razzo, a bordo ci sarebbero state solo due delle otto persone ospitate sull’imbarcazione, quindi di che esercitazione si trattava?

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Lo yacht è sotto sequestro e si stanno calcolando i danni sull’isola, ma intanto si legge su La Stampa che “l’incendio ha sconvolto tutti e riacceso un’antipatia antica verso i nostri connazionali”…“Formentera in poco tempo è diventata una vera e propria colonia. I nostri connazionali rappresentano circa il 70% dei turisti che ogni estate occupa l’isola delle Baleari, stessa percentuale tra i proprietari delle attività economiche più redditizie, ristoranti e bar. Le masse italiche sono composite, ci sono i vip, i calciatori, anonimi ricchi che affittano ville. Fauna storica, alla quale ultimamente si sono aggiunte carovane di giovani stipati in condomini della brutta località di Es Pujols. Affari per tutti, ovviamente, ma anche preoccupazione per gli effetti di queste ondate”.

Tre anni fa, su Abc viaje un articolo di elogio degli italiani a Formentera

Troppi italiani? Un’invidia nei nostri confronti che si respira non solo alle Baleari ma è piuttosto diffusa. Certo, tanta maleducazione caratterizza il turismo made in Italy, ma senza cercare attenuanti non abbiamo l’esclusiva.  Riportando la notizia del razzo sparato su s’Espalmador, nessuno dei quotidiani spagnoli (da El Mundo a El Pais, al Diario de Ibiza o al Diario de Mallorca) ha infierito su noi italiani, parlando di usurpatori, prepotenti o maleducati.

Isla de EspalmadorInvece i giornali italiani sembrano divertirsi a montare un caso di “rivolta spagnola” contro di noi. Oltre alla Stampa e al Giornale (sulle cui pagine Roberto Pellegrino parlando degli italiani a Formentera commenta che “la maggior parte sono turisti «low-cost»: arrivano con voli pagati meno di 50 euro, girano le discoteche, bevono molto, usano droghe, «urlano, schiamazzano e sono maleducati». Solo gli italiani, mi chiedo? Quanti arrivano con voli low-cost ovunque?), anche Marta Serafini sul Corriere della sera scrive: “Sono dieci anni che gli abitanti di Formentera lo dicono. «Non vogliamo più gli italiani». Rumorosi, arroganti, maleducati, chiassosi”. Strano. Appena tre anni fa, erano parole di elogio degli italiani quelle che si leggevano sull’inserto di uno dei principali quotidiani spagnoli. Il 20 agosto 2013 2013, nell’articolo Formentera, el paraíso «desaliñado» comparso su Abc viaje, Carmen Posadas scriveva:…”¿He dicho ya que Formentera es una isla italiana? La afirmación parece exagerada pero es (casi) cierta. Hace años que nuestros vecinos mediterráneos descubrieron las extraordinarias posibilidades de esta tierra que ha logrado conservar todo el encanto virgen previo a la llegada de las hordas turísticas. Con su indudable buen gusto, que se enmarca en eso que los cursis llaman el scruffy chic (elegancia desaliñada) los italianos han contribuido a que Formentera sea ahora el paraíso de aquellos que buscan la mezcla perfecta entre lo natural y lo sofisticado, entre el perfil bajo y la opulencia.Por eso, no es extraño que sus sabinas polvorientas, sus rebaños de cabras y sus hippies sin aggiornar convivan tan bien con diseñadores internacionales y millonarios bohemios que se esconden en casas payesas de apariencia rústica pero que valen millones de euros”.

Quanto poi ad affermare che “A lamentarsi dei nostri connazionali sono soprattutto i turisti delle altre nazionalità: «Molti ristoranti e negozi sono gestiti da italiani che parlano solo la loro lingua. Spesso ci siamo sentiti come pesci fuor d’acqua», spiega su TripAdvisor Carmen M. di Algeciras”, cerchiamo di non essere assurdi: vogliamo contare il numero di locali sulla Costa del Sol gestiti o di proprietà di inglesi, che parlano solo la lingua di Sua Maestà? Non solo nel loro bar ma dappertutto, dal mercato alla farmacia, colonialisti nel Dna. Quindi, non facciamoci del male inutilmente (pfr).

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