Pepsi, McDonald & C: no aspartame e antibiotici

Da Pepsi a McDonald, fra le aziende alimentari più grandi del mondo è scattata la corsa ad essere il più ‘naturali’ possibile, secondo le aspettative del pubblico, eliminando sostanze come l’aspartame o i coloranti che pur essendo innocue hanno una ‘cattiva immagine’. L’ultima in ordine di tempo è stata l’azienda di bevande, che ha rinunciato appunto al dolcificante nonostante gli studi scientifici lo considerino sicuro. Le prime lattine ‘aspartame free’ entreranno sul mercato americano dal prossimo agosto. A spingere in basso le quote di mercato delle bibite dietetiche, spiega Seth Kaufman, vicepresidente di Pepsi, al New York Times, è proprio la percezione che l’aspartame non sia sicuro. “L’aspartame – spiega al New York Times – è la ragione numero uno per cui i consumatori stanno abbandonando le bibite”. Una scelta simile è stata fatta nei giorni scorsi anche da un altro colosso alimentare, la Kraft, che ha deciso di eliminare i coloranti chimici, accusati da alcuni studi mai confermati dalle agenzie regolatorie di contribuire alla sindrome da deficit di attenzione nei bambini dai suoi ‘Macaroni and cheese’. Sempre in ambito alimentare è di quest’anno l’annuncio di Nestlè dell’addio a coloranti e aromatizzanti artificiali in alcune popolari barrette di cioccolato, mentre la General Mills ha deciso di bandire gli Ogm dai Cheerios, i suoi cereali più famosi, sulla spinta anche di un gruppo Facebook con oltre 40mila persone. L’unico caso in cui effettivamente la scelta conforta la scelta di una multinazionale è quello di McDonalds, che ai primi di marzo ha annunciato che eliminerà gli antibiotici dai propri allevamenti di polli, una pratica che aumenta il fenomeno della resistenza nei batteri. (fonte: Ansa)

 

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