Numerosi imprenditori e professionisti italiani si sono riuniti a Marbella, accogliendo l’invito del delegato per Andalusia Orientale della Camera di Commercio Italiana per la Spagna, Marcello
Memoli, console onorario a Granada. All’evento era presente l’Ambasciatore d’Italia in Spagna, Pietro Sebastiani, che molti dei settanta connazionali invitati non avevano ancora avuto modo di conoscere. Sulla Costa del Sol, infatti, malgrado la forte concentrazione di attività italiane, la distanza con Madrid e il cuore delle istituzioni resta sempre forte, malgrado le richieste di maggior “decentramento” rappresentativo e culturale. L’incontro ha avuto luogo presso l’ufficio legale Cremades & Calvo Sotelo, prestigioso studio di avvocati che opera tra Madrid, Málaga, Lisbona, Buenos Aires e altre sedi internazionali. Il presidente, Javier Cremades, è anche console onorario d’Italia a Málaga. Nel salutare i presenti, l’Ambasciatore ha ricordato proprio l’importanza del tessuto imprenditoriale italiano in Spagna, la forza della presenza

Da sinistra, Lina Vignato, Laura Cremonesi, Patrizia Floder Reitter, l'Ambasciatore Pietro Sebastiani con la moglie Maria Cristina Finucci
del “made in Italy” in Andalusia nelle sue molteplici forme, le capacità e l’inventiva che ci caratterizzano e che tanto successo riscontrano in questo Paese. La riunione di Marbella non voleva, però, essere momento formale ma quasi un Networking tra italiani che condividono esigenze e aspettative. Infatti, terminati brevemente i discorsi ufficiali, l’Ambasciatore ha scelto di conversare con i singoli imprenditori e professionisti, ascoltando le diverse testimonianze lavorative, i progetti, gli spaccati

Alcuni imprenditori e professionisti con l'Ambasciatore e il delegato della CCIS, Marcello Memoli (terzo da sinistra)
di vita in Spagna. Un’occasione di incontri stimolanti anche per gli invitati, che si sono conosciuti e scambiati contatti per possibili, future relazioni. Ci auguriamo che l’evento di ieri sia solo il primo di altri momenti d’insieme, che offrano opportunità sul piano delle relazioni costruttive, stabilendo rapporti ai quali molti italiani in questo Paese sembrano ancora “allergici”. (pfr)
L’installazione Vortice dell’artista Finucci
Con l’Ambasciatore, era presente a Marbella anche la moglie, Maria Cristina Finucci, appena rientrata da Milano dove, negli spazi della storica area industriale della Bracco, è stata inaugurata la sua opera “Vortice” (foto accanto) che ha l’obiettivo di sensibilizzare sul tema dell’inquinamento causato dai rifiuti plastici dispersi negli oceani. L’installazione, una grande tromba d’acqua che avvolge una miriade di tappi di bottiglia di plastica (racchiusi da reti per frutta e verdura) in un coloratissimo vortice alto sette metri, è stata realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e dei Mari e con la collaborazione dell’Università Roma
TRE. Dopo l’Unesco a Parigi, la Biennale di Venezia, la Gran Via di Madrid, il Maxxi di Roma e il Palazzo dell’Onu a New York, The Garbage Patch State (il continente di plastica, lo stato federale riconosciuto nel 2013 dall’Unesco) è dunque approdato a Milano dove resterà in mostra permanente.
L’artista cosmopolita Finucci, da anni impegnata in un percorso creativo, ma anche educativo e d’informazione su uno dei fenomeni di inquinamento più importanti del pianeta causato dai rifiuti plastici dispersi negli oceani, ha così aggiunto un’altra “pennellata” all’immagine di Wasteland, per poter comunicare nelle forme più diverse l’esistenza degli ammassi di plastica dispersi in mare, chiamati appunto Garbage Patch.