Zapatero: le pressioni del Fmi su Spagna e Italia

Nel suo libro  “El Dilema: 600 días de vértigo”, l’ex premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero ha scritto di aver resistito a tutte le pressioni internazionali che ha subito a partire dal 2010, quando il paese è entrato in una grave crisi finanziaria. Nella sua biografia, Zapatero ripercorre una delle fasi più difficili della storia del paese e sottolinea come diverse autorità internazionali – dall’ex Segretario del Fmi, Dominique Strauss-Kahn, alla Cancelliera tedesca Angela Merkel – abbiano fatto di tutto per far accettare alla Spagna la via imposta a Irlanda, Grecia e Portogallo degli aiuti internazionali. L’evento più significativo che Zapatero svela è quello avvenuto nel summit del G-8 a Cannes nel 2011 quando la Merkel “mi salutò cordialmente e, senza tanti preamboli, mi ha fatto la proposta di cui non potevo avere alcun indizio o sentore: accettare una linea di credito precauzionale da 50.000 mila milioni di euro da parte del Fondo monetario internazionale, facendomi presente che all’Italia ne sarebbe corrisposta una del valore di 85.000 milioni.  Dopo aver detto perché la Spagna non avrebbe accettato il salvataggio ho ricordato ad Angela Merkel che il mio paese era in campagna elettorale. Abbiamo inoltre aggiunto che la questione centrale era ancora la Grecia e la percezione che c’era su un possibile abbandono della moneta unica da parte della nazione ellenica”. Zapatero ricorda anche l’ambiente estremamente critico verso il governo italiano che si era respirato a Cannes e le forti pressioni del Fmi.

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