Lo scorso 20 marzo è stato firmato un importante accordo economico tra due colossi cinesi, la compagnia delle telecomunicazioni Zte Corporation (Zhongxing Telecommunication Equipment Corporation) e la Cosco, società della logistica marittima, siglato ad Atene L’intesa, la cui firma era stata preparata durante la visita di Samaras in Cina nella primavera del 2013, riguarda l’uso del Terminal dei Container di Pireo (Sep) come centro logistico per lo smistamento e il transito dei prodotti della Zte che è entrato in attività dal 20 marzo scorso. In base all’intesa, i prodotti della Zte saranno inviati tramite il porto del Pireo in 12 Paesi dell’Europa Sud-orientale: Austria, Italia, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania,
Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Spagna e Portogallo. La Cosco ha investito 700 milioni di euro nel porto del Pireo per costruire un nuovo molo e ammodernare l’esistente. Pechino vuole trasformare il porto del Pireo nella Rotterdam del Mediterraneo facendolo diventare la porta d’accesso delle merci cinesi a basso costo per l’Europa. In effetti l’investimento cinese nel porto del Pireo oggi fa profitti (il Pacific Piraeus Terminal della cinese Cosco ha messo a segno la sua miglior performance con un incremento del 16% dei profitti 2013 pari a 23,1 milioni di dollari) ed è diventato il terminale delle merci cinesi per l’Europa meridionale e orientale.