Si è conclusa a Granada la riunione ministeriale dell’iniziativa “5+5 Difesa”, che vede impegnati 5 Paesi europei (Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Malta) e 5 Paesi africani (Marocco, Algeria, Libia, Mauritania e Tunisia) che si affacciano sul Mediterraneo, sulle tematiche di cooperazione per la sicurezza e la difesa. Tra i temi centrali del vertice, la sicurezza nel Mediterraneo occidentale e gli scenari di crisi regionali, con particolare riguardo a Libia, Iraq e Siria. Partendo dall’analisi di uno scenario geopolitico in continua evoluzione, i ministri si sono concentrati inoltre sulle principali minacce alla stabilità date dal terrorismo, traffici illegali, dinamiche legate ai
flussi migratori ed emergenze umanitarie quali catastrofi naturali e crisi sanitarie.Argomenti in merito ai quali il ministro ha evidenziato come l’Italia abbia messo al centro della propria iniziativa politica il “mare comune” che, se sapientemente condiviso, può fattivamente contribuire ad assicurare comuni obiettivi di pace, sicurezza, stabilità e sviluppo, attraverso meccanismi fondati sul dialogo, reciproca fiducia e trasparenza. Nell’occasione il ministro ha ribadito inoltre la valenza dell’iniziativa “5+5”, quale momento di consultazione “da tutelare e preservare dato il contributo concreto che questo assicura nei settori della sorveglianza marittima, della sicurezza aerea, nel contributo che le Forze Armate assicurano alla protezione civile, all’addestramento e alla formazione”. La riunione di Granada ha segnato la fine della presidenza spagnola: rispettando la rotazione annuale, la presidenza nel 2015 passerà alla Tunisia.