All’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede a Roma si è svolta la Lectio Magistralis del professor Ferdinando Boero, dal titolo Mare ultimo eden. La via biblica alla sostenibilità, per celebrare i 30 anni di impegno per il mare
dell’Associazione Marevivo.In sintonia con l’appello lanciato da Papa Francesco per rafforzare “l’impegno di tutti, affinché sia salvaguardata la vita e la salute delle persone, rispettando l’ambiente e la natura”, l’incontro voleva contribuire a risvegliare le coscienze e a rilanciare l’impegno in difesa del mare, il polmone blu della Terra che ricopre il 71% della superficie, assorbe 1/3 dell’anidride carbonica e produce l’80% dell’ossigeno.
Ospiti dell’Ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, Eduardo Gutiérrez Sáenz de Buruaga, all’incontro sono intervenuti Monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, il professor Emmanuele F. M. Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo e Rosalba Giugni, presidente di Marevivo. Al centro degli interventi lo stato di salute del pianeta, l’impegno a mettere in pratica comportamenti più responsabili.
Per il relatore Ferdinando Boero, biologo marino e ordinario di zoologia all’Università del Salento, associato all’Istituto di Scienze Marine del CNR, e coordinatore del progetto europeo CoCoNet, in mare siamo ancora nell’Eden e possiamo raccoglierne le risorse (i frutti) per soddisfare i nostri bisogni, ma senza superare il limite (frutto proibito) che il Creatore ha posto all’uso del Giardino: la sostenibilità. Purtroppo stiamo superando questo limite e la punizione sarà la cacciata dal mare, nostro ultimo Eden. Secondo Monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, “la storia umana ci insegna che andare contro la terra e il mare si può trasformare in scelta di morte. Terra viva quindi e mare vivo“. Mons. Paglia sottolinea che la Chiesa non ama parlare di “salvaguardia” del creato, ma di “custodia” in quanto custodire è molto più di salvaguardare “vuol dire essere fedeli al progetto creativo di Dio. Non trasformarlo, non capovolgerlo, non distruggerlo”.
Mons. Paglia conferma che Papa Francesco sta preparando una Enciclica sulla custodia del creato che sarà pubblicata in primavera 2015. Il Mare Nostrum è stato al centro dell’intervento del prof. Emmanuele F. M. Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro-Italia e Mediterraneo: “E’ uno straordinario crogiuolo umano costituito come luogo di incontro di civiltà, ma, talvolta, anche di scontro. Tuttavia è anche un ecosistema ancora ricco di risorse naturalistiche e paesaggistiche che non può essere lasciato in balia del buio della ragione degli uomini, dei governanti e della loro incapacità di guardare lontano”. Rosalba Giugni, presidente di Marevivo, traccia i trent’anni di attività dell’associazione in difesa del Pianeta Blu: “La responsabilità per il futuro del Pianeta deve guidare ogni nostra scelta e azione, dal cittadino alle istituzioni. Oggi il mare è ancora più sotto scacco, nonostante il nostro impegno e una crescente sensibilità della società: inquinamento, mala depurazione, pesca eccessiva, trivellazioni, cambiamento climatico sono i killer che ogni giorno minacciano la salute dei nostri mari. Tuttavia, sempre oggi, ad infonderci nuova energia per continuare la nostra mission c’è la forte azione di Papa Francesco sui temi dell’ambiente.
Ecco perché siamo qui ad unire per l’obiettivo comune della salvezza del mare nostrum la scienza, la Chiesa cattolica, il mondo diplomatico, il mondo della cultura e gli ambientalisti.”