L’Associazione Italiana Celiachia (Aic) ha pubblicato una guida che aiuta a riconoscere i “campanelli d’allarme” della celiarchia. La guida, disponibile sul sito www.celiachia.it , sarà diffusa nei prossimi mesi anche in versione cartacea e verrà distribuita ai medici di famiglia, per far emergere dall’ombra le sette pazienti su dieci che a oggi sono ancora ignare della loro condizione. ”La celiachia non di rado si manifesta nel sesso femminile con sintomi atipici – spiega Marco Silano, coordinatore
del board scientifico di AIC – La sterilità senza altra causa, l’endometriosi, un menarca tardivo o una menopausa precoce, le alterazioni del ciclo e l’amenorrea sono tutte disturbi frequenti nelle donne celiache non diagnosticate, così come l’anemia da carenza di ferro che si manifesta in circa una celiaca su due”.
Fondamentale, sottolinea anche la guida, resta l’avvertimento a non mettersi mai a dieta senza la diagnosi di un medico. ”La diagnosi di celiachia deve essere posta dal medico – osserva Elisabetta Tosi, presidente dell’Associazione Italiana Celiachia – ma la consapevolezza dei propri disturbi e una corretta descrizione dei propri malesseri al curante permetterebbero diagnosi più rapide e precise”.