Laboratori didattici, visite guidate, attività di gruppo con personale specializzato, esperimenti, e infine la realizzazione di video, fotografie, cartelloni, diapositive e manifesti pubblicitari per educare le famiglie ad un uso responsabile ed intelligente dell’acqua pubblica. Il progetto di Acque Veronesi, “Acqu@tube – non lasciamoci imbottigliare”, ha coinvolto otto istituti superiori di Verona e provincia ai quali, in seguito, hanno aderito spontaneamente altre scuole elementari, medie e anche una scuola materna. Complessivamente l’iniziativa ha interessato oltre mille studenti. Una giuria, presieduta da esperti e tecnici di Acque Veronesi, ha voluto premiare le tre classi che, con competenza, estro e fantasia, e con il supporto degli insegnanti, hanno elaborato analisi, studi e opere artistiche interamente dedicate all’ “oro blu”, con particolare attenzione al consumo dell’acqua del rubinetto (quella di Verona, secondo numerosi studi, è una delle migliori d’Italia). Ad aggiudicarsi il primo premio del concorso e un assegno di 1.500 euro – contributo che Acque Veronesi ha voluto mettere a disposizione in un periodo in cui le scuole sono costrette a far i conti con una significativa carenza di fondi – è stato il liceo artistico “Carlo Anti” di Villafranca. Secondo e terzo gradino del podio, e rispettivamente 1.000 e 500 euro di premio ciascuno, per il liceo scientifico-linguistico “Niccolò Copernico” e per l’istituto tecnico-economico “Aldo Pasoli”. A tutti i finalisti e ai loro insegnanti sono stati inoltre consegnati attestati di partecipazione all’iniziativa, borracce interamente biodegradabili e alcune pubblicazioni sulla storia dell’acqua di Verona. Durante l’anno scolastico, l’approccio degli esperti di Acque Veronesi nei confronti degli alunni è stato chiaro e diretto. Gli studenti hanno potuto conoscere così sia l’aspetto gestionale che quello della composizione chimica dell’acqua, approfondendo temi fondamentali come la gestione integrata ed i suoi relativi costi, la struttura del sistema fognario e i principali trattamenti delle acque di scarico urbane. “L’iniziativa ha avuto un tale successo” ha detto al momento della premiazione il presidente di Acque Veronesi, Massimo Mariotti, “che i nostri uffici sono già al lavoro perché possa essere sviluppata e se possibile migliorata anche nei prossimi anni. Siamo davvero contenti che i nostri ragazzi stiano comprendendo l’importanza di un uso responsabile dell’acqua, e che in molti casi siano loro stessi a consigliare ai genitori di bere quella del rubinetto, che è buona e decisamente più economica rispetto a quella della bottiglia”. Visibilmente soddisfatta anche Luciana Baldassarre, responsabile delle attività formative dell’azienda, che ha seguito fin dall’inizio i laboratori didattici presso tutte le scuole coinvolte: “Abbiamo riscontrato notevole interesse da parte degli alunni, che hanno contribuito con i loro studi ed approfondimenti ad un’analisi a 360° sul tema delle risorse idriche”.