L’industria italiana della bicicletta chiude il 2013 con una produzione in crescita del 22% rispetto all’anno precedente. Le barriere a difesa dall’ingresso di prodotti orientali consentono al made in Italy su due ruote di esportare quasi mezzo milione di biciclette
in più rispetto all’anno precedente, soprattutto in Francia e in Spagna. Meno positivo il trend di vendite in Italia: i dati ufficiali, presentati da Ancma, segnalano circa 1,542 milioni di biciclette vendute in Italia lo scorso anno, con una flessione del 3,9 %; siamo al penultimo posto nel rapporto biciclette/abitanti. Spiega Piero Nigrelli, direttore biciclette e statistiche di Eicma. “ I dazi antidumping istituiti nel
2011 stanno sortendo gli effetti sperati e stanno dando maggiore fiducia ad investimenti industriali locali piuttosto che a prodotti provenienti dall’Asia”. La maggior parte delle 485mila biciclette in più vendute oltre confine è andata in Francia. “Decathlon – prosegue Nigrelli – ha per esempio investito a Cuneo, creando un polo produttivo italiano per l’assemblaggio e produzione di biciclette. Tutto questo non sarebbe stato possibile in mancanza di una visione strategica di medio periodo, garantita dai dazi”.