Cirsa Italia ha pagato 37,5 milioni di penale

Il 15 novembre , la filiale italiana di Cirsa Gaming Corporation, multinazionale spagnola da tempo sbarcata sul mercato del gioco italiano, ha raggiunto un accordo definitivo con la Corte dei Conti relativamente alle penali avanzate dalla stessa. Le contestazioni riguardavano, in particolare, il mancato collegamento degli apparecchi alla rete telematica di proprietà dello Stato, gestita da Sogei, ed il mancato rispetto di alcuni livelli di servizio nella trasmissione di dati degli apparecchi di gioco. In base all’accordo finale, Cirsa Italia ha pagato un totale di 37,5 milioni di euro (36 milioni più 1,5 milioni  di interessi), di cui 12,5 milioni  finanziati con le risorse di cassa disponibili e 25 milioni finanziati con la costituzione di un fondo nell’ambito delle nostre linee di credito. I giudici della terza sezione della Corte dei Conti non avevano accolto, infatti, le nuove richieste di sanatoria al 20% presentate dai concessionari delle slot-machine, relative alla multa da 2,5 miliardi per il mancato collegamento delle macchine tra il 2004 e il 2007,  confermando il pagamento del 30% della somma. I concessionari hanno dovuto integrare il versamento già effettuato sul conto vincolato del ministero dell’Economia con un altro 10% (Cogetech 76 milioni, Sisal 73 milioni, Gamenet 70 milioni, Snai 63 milioni, Cirsa 36 milioni e Gtech 30 milioni).

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>