“Maestra, oggi vediamo cosa fanno i bambini in Spagna?”. Nella scuola dell’infanzia Fratelli Cervi di Noverasco – frazione di Opera, in provincia di Milano – i bambini hanno parecchi amici “fuori zona”: Spagna, Polonia, Turchia, Francia. E tutto grazie a Skype e al progetto E-Twinnings che, grazie a fondi europei, permette alle scuole di partecipare a progetti transnazionali, con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione e di permettere lo scambio di competenze e conoscenze. Una conoscenza a distanza. A Noverasco hanno colto la palla al balzo, sono tra i primissimi ad aver aderito, tanto che il programma va avanti da 12 anni: “I vantaggi sono numerosi: questa esperienza ci permette di sperimentare progetti che rendano i bambini più attori che fruitori passivi delle tecnologie. In secondo luogo i bambini
imaparano a non avere paura dell'”altro” ma ad accogliere il nuovo. Senza contare che per noi insegnanti è stato un percorso di formazione importantissimo e stimolante”, spiega la maestra Tiziana Cippitelli, che insieme alle colleghe Valeria Giacomelli, Iriana Pavanello, Rosa Risiglione e Lucia Barbara cura il progetto. Ma cosa fanno esattamente i bambini della Fratelli Cervi? “Coinvolgiamo soprattutto i più grandi, tra i 4 e i 5 anni – spiega Cippitelli – non si tratta di una attività calendarizzata, è come se avessimo degli amici con cui giocare, fare attività. Solo che non sono fisicamente presenti, eppure possiamo vederli e fare la loro conoscenza”. Complice Skype, e prima un normale
computer, ora finalmente la lavagna multimediale LIM che permette una visione ancora più nitida e su grande schermo, ci si collega e si vedono i bambini “gemellati” nella loro classe lontana centinaia di chilometri. Gli insegnanti progettano delle attività comuni, poi ci si collega e oltre a scambiare qualche parola, vedere i lavoretti fatti dagli altri e mostrare i propri, si collabora. Per esempio costruendo e raccontando una storia. (fonte: la Repubblica)