La società torinese Quercetti (10 milioni di fatturato e 68 dipendenti), famosa per i suoi giocattoli educativi, vuole migliore l’offerta attraverso Facebook e Instagram. E lo farà anche in Spagna,come il titolare dell’azienda e
presidente di Assogiocattoli, Stefano Quercetti (nella foto) ha spiegato a Repubblica: “Abbiamo 15 mila iscritti alla nostra pagina di Facebook che sono una fonte preziosa per testare direttamente il nostro lavoro. Da loro arrivano apprezzamenti e consigli che ci consentono di intervenire in modo costante e continuo sul prodotto”. Dai celebri chiodini fino alle piste sospese e ai fantacolor, Quercetti è un riferimento per i giochi Made in Italy per l’infanzia. “I genitori, ovviamente, sono i nostri clienti. E, a parte qualche appassionato ormai grandicello che ci ricorda con affetto, sono loro i nostri primi interlocutori che badano soprattutto all’affidabilità e alla sicure dei giochi dei propri figli. Tutti i commenti sul nostro sito e sui social, sono materia prima su cui lavorare. Per noi è davvero importante capire cosa pensi il pubblico del nostro marchio e dei nostri prodotti”. Per ora, Quercetti in versione social è operativa solo in
Italia, ma il mercato dell’azienda è internazionale, con il 70% del giro d’affari prodotto all’estero. Perciò sono in cantiere altre campagne di promozione e di ascolto negli altri paesi, come l’America, la Spagna e la Francia, dove l’impresa è presente. Accanto allo sviluppo social, c’è in agenda la crescita su fronte delle vendite online. Nel 2013 è stato l’export la leva dello sviluppo dell’azienda, crescendo del 7% rispetto l’anno precedente. “Il nostro negozio virtuale funziona bene in Italia, tanto che il 10% del fatturato proviene dal commercio elettronico, contro una media di settore che viaggia intorno al 3%. Intendiamo proporci anche all’estero con l’e-commerce, anche se la logistica e l’organizzazione di un negozio online in altri paesi è una sfida complessa e molto costosa”.