I cittadini veronesi sono sempre più attenti ai consumi dell’acqua e ad un suo uso
consapevole. E’ quanto emerge dai dati dell’anno 2011 relativi al consumo di acqua ad uso domestico nella città di Verona. Dati che confermano il trend emerso anche dal recente rapporto Istat che evidenzia un sensibile calo dei consumi domestici di acqua potabile su tutto il territorio nazionale. La ricerca indica in 175,4 litri per abitante la media del consumo giornaliero nei comuni capoluogo nel 2011 con un calo del 3% rispetto all’anno precedente. A Verona nel 2011 il consumo pro capite è stato di 173 litri giornalieri, in media con la maggioranza dei capoluoghi italiani, con una diminuzione dei consumi rispetto al 2010 di 1 litro di acqua risparmiata al giorno a persona. Lo rendo noto Acque Veronesi, la società che gestisce il servizio idrico integrato nella città scaligera ed in altri 72 comuni della provincia. Una costante contrazione dei consumi ancora più evidente nel lungo periodo con una riduzione rispetto al 2008 del 6,4% (la media dei consumi pro capite giornaliera era a Verona in quell’anno di circa 185 litri e 179 nel 2009). Secondo gli studi Istat, negli ultimi 10 anni, su scala nazionale, gli italiani hanno complessivamente usato il 15% in meno di acqua potabile. “Il rapporto tra i cittadini e l’acqua negli ultimi anni è cambiato. Vi è adesso una maggiore consapevolezza e parsimonia nei confronti del suo utilizzo.” Così Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi ha commentato i dati: “la crisi economica che da diversi anni colpisce le famiglie, la maggiore consapevolezza ed attenzione agli sprechi ed un uso consapevole da parte dei cittadini, frutto soprattutto di massicce opere e campagne di informazione da parte delle istituzioni ed enti come Acque Veronesi, hanno sicuramente influito sulla diminuzione dei consumi di acqua ad uso domestico”. Negli ultimi 2 anni sono aumentati i casi di utilizzo da parte dei comuni dei “Fondi solidarietà”, appositamente istituiti con lo scopo di dare sostegno alle famiglie più deboli e svantaggiate.