Il ministero per le Politiche agricole, attraverso la propria finanziaria Isa, entra nel capitale dell’oleificio Mataluni (94 milioni di euro di fatturato, 200 dipendenti e 100 milioni di litri di olio d’oliva e di semi commercializzati l’anno) per favorirne lo sviluppo
internazionale. Il presidente degli Oleifici Mataluni, Biagio Mataluni, ha spiegato:. «Con questa operazione entra nella sua fase operativa il nostro progetto di rafforzamento internazionale del marchio olio Dante. La nostra strategia prevede infatti un importante sviluppo internazionale del l’olio extravergine 100% italiano a marchio Dante che in Italia detiene una quota di mercato del 20% ma che all’estero è ancora poco conosciuto. Si tratta di un investimento che punta a preparare l’azienda a eventuali partnership internazionali che sono allo studio e rientra a pieno titolo nella logica che stiamo sviluppando e che va nel senso di promuovere il dialogo fra mondo agricolo e industria. Proprio la cattiva comunicazione che c’è stata
in passato fra questi due anelli della filiera è stata alla base del sorpasso operato dalla Spagna ai danni dell’Italia sull’olio d’oliva. E’ da qui che dobbiamo ripartire per recuperare posizioni». La partnership fra Isa e Olio Dante si candida a diventare un modello in grado di definire i nuovi confini di un intervento dello Stato a sostegno dell’economia. «Il nostro obiettivo – ha commentato il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina – è quello di incrociare il settore primario con la media impresa agroindustriale. Occorre promuovere un salto di qualità nei rapporti fra questi due segmenti della filiera perché passa da una maggiore capacità di fare squadra fra agricoltura e industria e fra pubblico e privato la possibilità di far compiere un vero salto di qualità all’agroalimentare made in Italy».(fonte: Il Sole24Ore)