In Europa sono cinque i Paesi che producono varietà geneticamente modificate (Ogm) per un totale di 129mila ettari (+13%): capofila la Spagna con oltre 116mila ettari, seguita da Portogallo, Repubblica ceca, Slovacchia e Romania. Sono otto, invece, i Paesi europei che hanno introdotto la clausola di salvaguardia per impedirne la coltivazione: Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia, Austria. A questi si aggiunge l’Italia che di recente ha bloccato per decreto le semine Ogm. Al primo posto per la crescita nelle di coltivazione di varietà geneticamente modificate Ogm c’è il Brasile, che nel 2012 ha registrato un aumento del 21% rispetto all’anno precedente, per un totale di 36,6 milioni di ettari coltivati. Segue l’Argentina, con 23,9 milioni di ettari. Ci sono anche Paesi che per la prima volta hanno scommesso sulle coltivazioni Ogm, come Cuba e il Sudan che in Africa si aggiunge a Sudafrica, Burkina Faso ed Egitto. Secondo l’International service for the acquisition of agri-biotech applications (Isaaa), nel 2012 le superfici coltivate con gli organismi geneticamente modificati sono salite a 170 milioni di ettari, 10 milioni in più rispetto all’anno precedente (+6%). (fonte: Il Sole 24 Ore)