L’Italia ha un «problema gravissimo che non può affrontare da sola». Lo ha detto il ministro dell’Interno spagnolo, Fernandez Diaz, a margine del consiglio Affari interni Ue sull’immigrazione. «Lo scorso anno l’Italia ha ricevuto circa 170 mila migranti irregolari. Quest’anno, se si proiettano le stime dei primi mesi sul resto dell’anno, riceverà 200 mila persone». Dall’inizio dell’anno sono circa 470 le persone che hanno perso la vita o che sono scomparse nel Mediterraneo, rispetto alle 15 dello stesso periodo del 2014: lo rende noto l’Unhcr, che ha inviato all’Ue una serie di proposte per affrontare il problema delle migliaia di migranti e rifugiati che cercano di raggiungere l’Europa. «Le stime sulla popolazione che si ammassa in Libia in attesa di venire attraverso il Mediterraneo non possono essere precise al dettaglio», ha detto il ministro dell’Interno italiano, Angelino Alfano». «La nostra idea – ha ricordato
Alfano – è di costituire dei campi in terra africana sull’altra sponda del Mediterraneo, in modo tale che lì si facciano le richieste d’asilo e che lì si dica sì o no», facendo sul posto «uno screening in modo da sottrarre un bacino di mercato enorme ai mercanti di morte e ai trafficanti di essere umani. Sarà centrale risolvere la questione della Libia». L’Alto commissariato Onu per i rifugiati ha ufficialmente chiesto di valutare progetti pilota per la redistribuzione in tutta Europa dei profughi, in modo da evitare che «alcuni Paesi debbano assumersi la responsabilità in modo preponderante».