Ocse Spagna: più ospedali privati che pubblici

Più ospedali privati (55 per cento) che pubblici (45): anche questo è possibile – e non era mai accaduto prima – nella Spagna che, per tentare di arginare il deficit, penalizza servizi essenziali come il sistema sanitario. Tagli pesantissimi, rivela un rapporto dell’Ocse, che sono andati crescendo in coincidenza con l’aggravarsi della crisi economica. Se, fino al 2009, veniva destinato il 9,3 per cento del Pil alla spesa sanitaria – con incrementi annuali che raggiungevano il 4 per cento – già negli ultimi due anni del governo socialista di José Luis Rodríguez Zapatero si è registrata la prima inversione di tendenza. Ma il grosso della sforbiciata è arrivato con l’esecutivo conservatore di Mariano Rajoy: in totale, la spesa è stata ridotta di circa 12 miliardi di euro, e cioè l’1,2 per cento in meno. Le conseguenze, a volte drammatiche, sono sotto gli occhi di tutti: netta riduzione del numero di posti letto, ma anche dei tempi di ricovero ospedaliero. Se, rivela il rapporto, la spesa sanitaria spagnola pro capite è leggermente inferiore alla media dei paesi Ocse, più grave è la sproporzione nell’offerta dei servizi.(fonte: la Repubblica.it)

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