Amancio Ortega (foto accanto), magnate del gruppo Inditex, ha superato Warren Buffett in ricchezza personale e si è seduto al secondo posto della classifica redatta da Bloomberg, giusto alle spalle di Bill Gates. Le disponibilità di Ortega sono cresciute
del 17% rispetto allo scorso anno a 71,5 miliardi di dollari, grazie alla continua performance positiva del gruppo da lui fondato. Inditex, che ha in portafoglio marchi come Zara e Massimo Dutti, ha chiuso lo scorso anno con un utile netto da 2,5 miliardi di euro a fronte di ricavi per 18,1 miliardi. Sia nel primo sia nel secondo caso i risultati sono raddoppiati rispetto al 2007 con una crescita media annua del 10% per il fatturato e del 14% per l’utile netto. Sei gli italiani nella lista dei 200 miliardari al mondo: Leonardo Del Vecchio (32esimo) con 22,8 miliardi, Giovanni Ferrero (34esimo) con
21,3 miliardi, Stefano Pessina (76esimo) con 13,9 miliardi, Paolo Rocca (141esimo) con 9,6 miliardi , Giorgio Armani (147esimo) con 9,2 miliardi e Silvio Berlusconi (165esimo) con 8,3 miliardi.
Zara è stata definita «il più innovativo e devastante retailer al mondo» dal direttore creativo di Louis Vuitton Daniel Piette. E il concetto di fast fashion del brand ha effettivamente rivoluzionato il settore: Zara produce il 50% in Spagna, il 26% in Europa e il restante 24% in Asia. Questo le permette di rifornire in tempo reale i punti vendita con i capi più richiesti e di rinnovare completamente la collezione più volte durante la stagione portando nei negozi le ultime tendenze delle passerelle. La stessa strategia è stata duplicata per gli altri marchi. Oggi il gruppo conta 6.683 punti vendita e 137mila dipendenti di 130 nazionalità al mondo e vuole continuare a crescere. A gennaio Ortega ha messo a segno un nuovo colpo rilevando un immobile da 4.400 metri quadrati a Soho, New York. Inoltre il gruppo ha in progetto di aprire circa 480 outlet al mondo, tre dei quali proprio nella grande mela. (fonte: Il Sole24Ore)