La Spagna è il secondo Paese dell’Unione europea con più povertà infantile, dietro la sola Romania, secondo l’ultimo rapporto della Caritas Europa, presentato ad Atene. Il rischio povertà fra i minori di 18 anni, secondo quanto ha spiegato il segretario generale
dell’organizzazione in Europa, lo spagnolo Jorge Nuño, è aumentato nel 2012 al 29,9%, quasi nove punti al di sopra della media della Ue, attestata al 21,4%, secondo i dati di Eurostat. Dal 2011 al 2012 il tasso di povertà di questo segmento della popolazione è cresciuto in Europa dal 15,6% al 19,4%. “Le persone più vulnerabili sono quelle che maggiormente pagano le conseguenze della crisi”, ha rilevato Nuño, che ha sottolineato un altro record negativo della Spagna: il maggior numero di abbandoni scolastici, con un tasso del 24,9% rispetto al 12,7% della media europea nel 2012. Tuttavia, fra il 2009 e il 2012, si è registrata una diminuzione degli abbandoni scolastici, anche se in alcune regioni come l’Andalusia, il tasso tocca quote superiori al 30%. Un dato allarmante, sottolinea il rapporto, se si tiene conto che l’educazione è il solo sistema capace di combattere la trasmissione della povertà intergenerazionale.(fonte: ANSAmed).