Notevole successo, sia come presenza di pubblico sia come partecipazione di relatori qualificati del settore, ha riscontrato il convegno internazionale ospitato per due giorni alla Gran Guardia di Verona sul tema «La campagna italiana: straordinaria risorsa per il turismo ricettivo». Appuntamento promosso da Italy Discovery, introdotto dal responsabile del progetto Italy Discovery & Countryside Roberto Perticone, che ha visto tra gli altri la presenza del ministro del Turismo Daniela Santanchè. Il ministro ha sottolineato come «questo è uno dei segmenti del settore sul quale possiamo investire perché può darci grandi soddisfazioni, considerato che dobbiamo diversificare dalle destinazioni turistiche classiche a quelle appunto rurali che poi comprendono anche i piccoli borghi che in Italia sono 5.600 offrendo peraltro il 90% delle eccellenze del settore enogastronomico».
Tra gli intervenuti, l’assessore al turismo del Comune di Verona Marta Ugolini, il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, l’assessore regionale Elena Donazzan, l’on. Matteo Gelmetti, l’amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic, il vice presidente della Camera di Commercio di Verona Paolo Tosi, il presidente del gruppo giovani imprenditori di Confindustria Veneto Marco Dalla Bernardina, il ristoratore veronese e componente del gruppo di lavoro della Fisped onlus Antonio Leone e Leopoldo Ramponi per l’Associazione dei Ristoratori Veneto HoRe.Ca. Un saluto è quindi giunto dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Ministro Urso e dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Tra le sessioni previste nell’ambito del convegno, anche quella delle associazioni Italiani nel Mondo a sostegno del progetto Italy Discovery che hanno affrontato in particolare il tema dei percorsi territoriali di campagna quale risorsa inestimabile del turismo. «Il convegno ha ottenuto un grande successo in quanto è stato un felice incontro tra esperienze diverse tra le varie tipologie del mondo del turismo e le associazioni degli immigrati”, commenta il consigliere comunale di Verona di Fratelli d’Italia, Massimo Mariotti. Con l’obiettivo «di recuperare i valori culturali, artistici, architettonici ed anche ovviamente enogastronomici, il ritorno in patria di molti italiani che risiedono all’estero che potrebbero magari cogliere l’occasione per ristabilirsi nel nostro Paese”.
Per Gianlugi Ferretti, membro del Cgie, «di questi due giorni intensi tenutisi alla Gran Guardia ho apprezzato in maniera particolare la professionalità. Finalmente il turismo delle radici è stato affrontato da relatori di altissimo livello, ma questa è stata solo la prima tappa per cui nei prossimi appuntamenti si affronteranno nello specifico come poi concretizzare le idee che sono uscite dal convegno». Soddisfatto anche Luciano Corsi, presidente dell’associazione Veronesi nel Mondo, auspicando che «ogni Regione possa replicare appuntamenti come quelli tenuti a Verona. È chiaro però che bisognerà lavorare anche per far conoscere località poco conosciute che finora non hanno avuto riscontri sotto il profilo mediatico e che invece meriterebbero maggior attenzione da parte dei turisti”.
Per Francesco Alfieri, rappresentante nel Liechtenstein delle associazioni straniere presenti sul territorio, «è emerso in maniera chiara che il turismo è una parte integrante negli italiani nel mondo perché, per un fattore emozionale ma anche culturale e conoscitivo, promuove all’estero l’interesse verso l’Italia. Io dico che dovrebbe anche sorgere un interesse per i corsi di lingua e cultura italiana per le nuove generazioni perché, così facendo, sensibilizziamo gli oriundi nati all’estero a scoprire la storia e le tradizioni della nostra Italia».