Referendum giustizia 12 giugno, solo un italiano su due sa che si vota, quorum lontano

MASSIMO MARIOTTI (3)Massimo Mariotti, esponente della destra sociale candidato al consiglio comunale di Verona commenta la notizia che vedrebbe lontano il raggiungimento del quorum per il referendum del 12 giugno. «Italiani poco informati del voto perché si vuole mantenere la nazione nell’immobilismo, si voti SI ai quesiti», dichiara. Aggiunge: «Nonostante non se ne parli, il 12 giugno oltre alle elezioni comunali gli italiani saranno chiamati a votare per i referendum sulla giustizia. I cinque quesiti sui quali saremo tenuti ad esprimerci sono i seguenti: per l’abrogazione della legge Severino, per limitare le misure cautelari, per la separazione e la valutazione delle carriere dei magistrati e la riforma del Csm. Non sorprende che solo un italiano su due sappia del voto, il referendum è poco pubblicizzato per mantenere il paese nello status quo e nell’immobilismo eppure si tratta di un voto importante perché permetterebbe di fare delle riforme necessarie per una nazione che si definisca civile”». Mariotti, invitando i cittadini ad informarsi, consiglia di «votare SI a tutti i quesiti. Votare SI per l’abrogazione della legge Severino e una maggiore tutela verso sindaci e amministratori, per la limitazione delle misure cautelari, una giustizia più corretta e un processo più equo per tutti e per la separazione delle carriere dei magistrati». «Non possiamo permetterci di sprecare un’occasione così preziosa, votiamo SI per cambiare finalmente lo stato delle cose in Italia e uscire dall’immobilismo in merito alle riforme sulla giustizia», conclude Mariotti.

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